Roberto Tomassetti, 2015, Le competenze dei docenti e dei formatori di italiano L2, Novalogos, Latina.
11 Prefazione di Pierangela Diadori
PARTE PRIMA
La formazione e la valutazione delle competenze dei docenti di lingue straniere
Coordinate della politica linguistica ed educativa europea per il plurilinguismo/multilingualism
25 1.0. L’idea “Europa” come spazio linguistico-culturale
28 1.1. Plurilinguismo in italiano, multilingualism negli studi europei: un’introduzione
terminologica e concettuale
1.1.1. Un excursus storico sul plurilinguismo del Consiglio d’Europa
1.1.2. Altre riflessioni e integrazioni sul tema: multilinguismo, plurilinguismo, intercultura
37 1.2. Tappe normative fondamentali per la diffusione delle lingue in Europa
1.2.1. Dai Trattati di Roma del 1957 al Consiglio Europeo di Lisbona del 2000
1.2.2. Il Consiglio Europeo di Lisbona (2000) e quello di Barcellona (2002)
1.2.3. L’Indicatore Europeo di competenza linguistica
1.2.4. La Sfida salutare e la lingua adottiva personale
1.2.5. Le ricerche Eurobarometro 2006 e 2012
1.2.6. Gli obiettivi raggiunti e quelli raggiungibili: alcune conclusioni sulla realizzazione degli
obiettivi europei
63 1.3. La documentazione specifica per insegnamento, apprendimento e valutazione delle lingue
in Europa
1.3.1. I contenuti e le funzioni del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue
(QCER) e del Portfolio Europeo per le Lingue (PEL)
1.3.2. Le lingue dell’educazione
1.3.3. La Guida di Beacco e Byram per lo sviluppo delle politiche linguistiche in Europa
1.3.4. Il concetto di Educazione Linguistica in Italia: un’esperienza di cui può beneficiare
l’Europa? La Guida Costanzo
1.3.5. Il DERLE: un documento europeo di riferimento per le lingue dell’educazione?
91 1.4. I documenti per gli insegnanti e i formatori di insegnanti di L2
1.4.1. Il Profile
1.4.1.1. Un’analisi dei contenuti del Profile
1.4.1.2. Gli studi di casi: commenti e osservazioni sulle conclusioni degli autori
1.4.1.3. Una sintesi degli obiettivi del Profile
1.4.2. Il PEFIL: un portfolio per gli insegnanti in formazione
1.4.3. Una visione contrastiva e complessiva del PEFIL in rapporto al Profile, al QCER e al
PEL: alcune considerazioni critiche
1.4.4. Qualitraining: una guida per garantire la qualità nella formazione linguistica
1.4.5. Il TrainEd Kit
1.4.6. Il progetto LEA
1.4.7. La EPG Grid per la descrizione e la misurazione delle competenze dei docenti
1.4.8. I documenti per i formatori di docenti nella prospettiva della valutazione: alcune
riflessioni
La verifica e la valutazione delle competenze glottodidattiche
139 2.1. Verifica, valutazione e certificazione: aspetti teorici
142 2.2. La valutazione delle competenze linguistico-comunicative e il compito dell’insegnamento
144 2.3. La definizione delle competenze linguistiche e di quelle glottodidattiche nel quadro delle
competenze generali previste nel QCER
147 2.4. Verifica, valutazione e certificazione didattica: scelte metodologiche nelle diverse
tradizioni linguistiche e didattiche
150 2.5. I riconoscimenti glottodidattici in Europa: un quadro di analisi contrastiva
153 2.6. Le certificazioni glottodidattiche attualmente offerte per l’italiano L2
154 2.7. Le certificazioni proposte dall’Università per Stranieri di Siena
2.7.1. La certificazione DITALS: caratteristiche e obiettivi certificatori generali (i saperi del
docente)
2.7.2. Le certificazioni DITALS di I livello e di II livello
2.7.3. La certificazione DITALS di I livello: destinatari, prerequisiti, obiettivi e formato
2.7.3.1. La sezione A DITALS I livello
2.7.3.2. La sezione B DITALS I livello
2.7.3.3. La sezione C DITALS I livello
2.7.3.4. I punteggi e i tempi dell’esame DITALS di I livello
2.7.4. La certificazione DITALS di II livello: destinatari, prerequisiti, obiettivi e formato
2.7.4.1. La sezione A DITALS II livello
2.7.4.2. La sezione B DITALS II livello
2.7.4.3. La sezione C DITALS II livello
2.7.4.4. La sezione D DITALS II livello
2.7.4.5. I punteggi e i tempi dell’esame DITALS di II livello
2.7.5. La certificazione CILS-DIT/C2
2.7.5.1. Gli obiettivi certificatori
2.7.5.2. Le prove
2.7.5.3. La valutazione e l’attribuzione dei punteggi
182 2.8. Le offerte dell’Università Ca’ Foscari di Venezia
2.8.1. La certificazione CEDILS: caratteristiche e prerequisiti per l’accesso
2.8.1.1. Gli obiettivi e il formato dell’esame CEDILS
2.8.1.2. Le sezioni dell’esame CEDILS
2.8.1.3. I tempi e i punteggi
2.8.2. La certificazione per l’insegnante CLIL
2.8.2.1. L’insegnamento CLIL
2.8.2.2. Il contesto d’insegnamento e le “nuove” competenze CLIL
2.8.2.3. I prerequisiti richiesti e il formato dell’esame CLIL
2.8.2.4. La prova metodologica scritta e la prova pratica orale della certificazione CLIL
2.8.2.5. I tempi e i punteggi previsti per l’esame CLIL
193 2.9. Le offerte dell’Università per Stranieri di Perugia
2.9.1. La certificazione DILS: caratteristiche e prerequisiti per l’accesso
2.9.1.1. Gli obiettivi certificatori della certificazione DILS
2.9.1.2. Il formato delle prove dell’esame DILS
2.9.1.3. I punteggi e la tempistica delle diverse parti dell’esame DILS
2.9.2. La certificazione CELI 5 DOC: destinatari, prerequisiti e obiettivi
2.9.2.1. La tipologia dei testi, il formato delle prove e la tempistica
2.9.2.2. I fascicoli
2.9.2.3. Le prove di produzione orale
2.9.2.4. I punteggi parziali e complessivi
208 2.10. Conclusioni sulle caratteristiche principali, sulle attuali offerte e sui limiti delle
certificazioni glottodidattiche
PARTE SECONDA
Dalle ricerche svolte alla realizzazione del progetto
La realizzazione di un prototipo di certificazione per i formatori di docenti di L2
217 3.1. La salvaguardia delle differenze
3.1.1. Le differenze di contesto e profilo alla base delle scelte glottodidattiche
222 3.2. La ricerca: scopi e fasi di lavoro
3.2.1. L’ideazione della prima fase dell’indagine
3.2.1.1. Il campo d’azione e gli obiettivi
3.2.1.2. La scelta metodologica: il Modello Delphi corretto
3.2.1.3. La progettazione e la realizzazione
3.2.2. Esempi di analisi dei dati raccolti
3.2.2.1. I bisogni principali
3.2.2.2. I bisogni specifici del contesto di insegnamento
3.2.2.3. Le offerte della didattica sul piano pedagogico, linguistico e culturale
3.2.2.4. I punti di forza e di debolezza della didattica nel proprio contesto
3.2.2.5. I possibili miglioramenti
3.2.2.6. Gli aspetti relativi alla didattica
3.2.2.7. Gli aspetti relativi alla didattica nel proprio contesto
3.2.2.8. I valori privilegiati nell’insegnamento
3.2.2.9. I valori culturali privilegiati nel proprio insegnamento
3.2.2.10. Il valore del plurilinguismo e del pluriculturalismo nel proprio insegnamento
3.2.2.11. La valutazione di diversi aspetti per la qualità dell’insegnamento linguistico
248 3.3. La seconda fase della ricerca
3.3.1. La costruzione del questionario
3.3.1.1. Gli item
3.3.1.2. I punteggi
3.3.1.3. Il campione
3.3.2. L’analisi dei dati
3.3.2.1. La domanda 1: una gerarchia di bisogni principali dell’insegnamento in relazione al
proprio contesto
3.3.2.2. La domanda 2: una gerarchia delle offerte principali dell’insegnamento in relazione al
proprio contesto
3.3.2.3. La domanda 3: una descrizione degli aspetti maggiormente presenti nel contesto del
proprio insegnamento e la loro rilevanza
3.3.2.4. La domanda 4: una gerarchia dei valori principali dell’insegnamento in relazione al
proprio contesto
3.3.2.5. La domanda 5: gli aspetti più importanti dell’insegnamento in generale
3.3.2.6. La domanda 6: le pratiche principali per la qualità dell’insegnamento
270 3.4. La terza fase dell’indagine: l’individuazione dell’anello mancante. Un progetto di
certificazione per formatori di docenti di italiano L2
271 3.5. L’anello mancante nella didattica dell’italiano L2: la “necessità” della definizione delle
competenze dei formatori di docenti
273 3.6. I presupposti
278 3.7. La ricostruzione dei saperi del formatore: un prototipo per una certificazione per formatori di
Docenti
284 3.8. La costruzione delle prove e la scelta delle domande
3.8.1. La sezione A
3.8.2. La sezione B
3.8.3. La sezione C
3.8.4. La sezione D
296 3.9. Il campione del progetto
298 3.10. La somministrazione del test e i tempi di lavoro
299 3.11. Le griglie e i criteri per la valutazione
305 3.12. La valutazione degli informanti e i risultati ottenuti nei due campioni
3.12.1. La sezione A
3.12.2. La sezione B
3.12.3. La sezione C
3.12.4. La sezione D
325 Conclusioni
342 Appendice
411 Bibliografia