Imparare le lingue con Pinocchio

In occasione dell’inizio di un nuovo anno scolastico, la Fondazione Nazionale Carlo Collodi ha raccolto e messo a disposizione le nuove traduzioni dell’opera “Le Avventure di Pinocchio”, gratuitamente scaricabili dal sito pinocchio.it/scuola.

Il romanzo di Carlo Lorenzini/Collodi, disponibile in italiano, inglese, francese e tedesco, rappresenta un’ottima occasione per approcciare le lingue straniere accompagnando lo studio alla lettura di un grande classico. Il testo è, infatti, un romanzo di formazione senza tempo in cui l’autore amalgamò genialità, narrativa, sapienza stilistica, e una molteplicità di temi sociali. Conta ad oggi 136 anni e oltre 260 traduzioni in lingue, idiomi e dialetti diversi ed è universalmente considerato una dei capisaldi della letteratura proprio per la sua valenza didattica e formativa in grado di superare qualsiasi barriera linguistica.

Il valore dell’autore di Pinocchio è stato, inoltre, riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ha istituito l’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini – Collodi promossa dalla Fondazione Collodi. Ente no-profit riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica n. 1313 del 1962, la Fondazione tutela e valorizza l’opera di Carlo Lorenzini/Collodi ed in particolare Pinocchio nel Mondo, è inserita nella Tabella delle Istituzioni Culturali d’interesse Nazionale ed opera sotto il controllo diretto del MIBAC, collaborando attivamente con il MIUR e con gli Istituti Italiani di Cultura all’estero per la diffusione dei valori e dei principi del personaggio nato dalla penna di Collodi.

Il testo è addirittura già incluso nella programmazione didattica di molti Paesi europei proprio per la sua estrema valenza educativa e formativa come espressione della giovinezza e metafora della crescita. L’intento di Fondazione è proprio quello di portare Pinocchio anche tra i banchi di scuola italiani, attraverso le già citate edizioni del libro gratuitamente disponibili sul sito pinocchio.it/scuola, e per mezzo di una raccolta firme online sul sito Change.org: Firma la petizione!

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